La raccolta delle Olive


Nel piccolo uliveto di mio padre in questi giorni abbiamo raccolto le olive.
Quest'anno la siccità si è fatta sentire e tra agosto e settembre abbiamo dovuto innaffiare le piante delle olive.

L'olivo è una pianta antica e molto longeva. Ama il sole, il caldo e forse anche la solitudine. A fine primavera avviene la fioritura e la pianta si ricopre di tanti minuscoli fiorellini raggruppati a grappolo. 


Purtroppo non tutti raggiungono la fruttificazione. 


Durante l'estate mi piace osservare la crescita dei piccoli frutti e poi la loro successiva maturazione che si capisce dal cambiamento di colore. Nel mese di novembre poi ci prepariamo per il raccolto. Sempre clima permettendo.


Una goccia d'oro preziosa. L'olio di oliva extravergine appena spremuto ha il colore, il profumo ed il sapore delle stesse olive. 


Le olive più belle mia madre le ha anche trasformate in olive confettate, in sardo obia taccheddara.


                                                               Ricetta di mia mamma
Lavare bene le olive. 
Lasciarle a bagno coperte d'acqua per 3 giorni, ogni giorno cambiare l'acqua.
Sciacquarle bene dalle loro impurità e sistemarle nel recipiente. 
A parte mettere a bollire l'acqua con il finocchietto selvatico e il sale, per un litro d'acqua 90 grammi di sale.
Incidere le olive con un coltello facendo 3-4 taglietti.
Lasciare intiepidire l'acqua e versarla sopra le olive.
Dopo circa 2 giorni sono pronte, risciacquarle bene. Da consumare cosi come sono oppure saltate in padella con un po' di olio, aglio, peperoncino e prezzemolo.
Una bontà, in sardo pagu bona.

Alla prossima ciao a tutti.

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