Una piantina che non tutti conoscono o hanno sentito nominare, ma è facilmente riconoscibile per le sue bacche arancioni racchiuse in una lanternina dal gusto tipicamente orientale, infatti è originaria dell'Asia.
So che ne esistono di diverse specie. Le mie piante hanno un portamento eretto che però va sostenuto man mano che cresce e con il formarsi dei piccoli frutti.
Quest'inverno avevo tolto le bacche dal loro guscio, messe a seccare al sole e conservate nei vasetti. Sono ottime da gustare come snack da sole o insieme ad altra frutta secca, oltretutto ricchissime di vitamina c.
Con l'arrivo della bella stagione arriva la fioritura con tanti fiorellini a forma di campanella. Sono gialli con qualche riflesso violaceo, dalla quale si formano i lampioncini o lanternine che racchiudono le bacche. Quando raggiungono la giusta maturazione diventano arancioni.
E una pianta che vive bene in posizione soleggiata, in un terreno senza particolari esigenze ma necessita di abbondanti annaffiature nella stagione calda, importante è che non ci siano ristagni d'acqua. Non so le altre specie di alchechengi come si comportano, la mia con l'arrivo della stagione fredda si sfoglia e comincia a seccare. Taglio quindi i rami quasi al livello del terreno lasciando una o due gemme per ramo, le lascio trascorrere l'inverno così, tranquilla in letargo.
In primavera con i primi caldi rigermoglia dai rami che avevo potato e a volte produce anche nuovi stoloni laterali. Sono piante abbastanza sane che non vengono attaccate da insetti o da altre malattie e per me è abbastanza facile coltivarle. E' una pianta che, quando comincia a sfoggiare le sue lanternine con la consistenza della carta velina, ha il pregio di essere molto decorativa.
La loro bellezza nel mio orto dura poco però perché quando le raccolgo quasi subito vengono consumate, quando riesco a conservarle si mantengono buone per tutto l'inverno.
Queste bacche che hanno la grandezza di una ciliegia e il colore di un piccolo mandarino hanno una sapore dolciastro e leggermente acidulo, so che sono ricchissimi di vitamina c e tante altre buone sostanze come tutti i prodotti di madre natura.
La mia storia con l'alchechengi comincia quando qualche hanno fa mi dimenticai 2 fruttini in un angolino della dispensa e ormai rinsecchiti decisi di farli rivivere con i semi che trovai all'interno. Li seminai nei vasetti e da allora è cominciata la nostra grande amicizia. I fruttini che finiscono nel compostaggio che utilizzo per concimare le piante e gli ortaggi, rinascono a nuova vita un po' dappertutto qua nell'orto. Allora li prendo e li metto nei vasetti che poi regalo a chi non ne ha. Mi fa piacere che anche gli altri scoprano questa pianta dalle mille virtù che oltre ad essere buona è anche molto bella e decorativa.
Alla prossima ciao a tutti.
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