In primavera, passeggiando per i campi, non è raro trovare tante piante selvatiche fiorite, belle da vedere ma anche molto utili. Fra le tante c'è anche la calendula e questa è la varietà selvatica che come tante altre fa parte di questo angolino di mondo. E' il mio barometro personale , quando la mattina arrivo qua nell'orto mi fa capire che tempo farà. Se il fiore è aperto ci sarà il sole se invece rimane chiuso sarà sicuramente nuvoloso. A parte questa virtù ha anche tante proprietà curative soprattutto per i problemi della pelle. Io ad esempio la utilizzo quando ho la pelle screpolata dal freddo.
Quella selvatica è più odorosa di quella coltivata, si differenzia dalla dimensione e dal colore dei petali che sono gialli invece che arancioni e in questa stagione da un tocco di colore in mezzo al verde.
Conosciuta anche come lo zafferano dei poveri in quanto i suoi petali essicati venivano usati per colorare risotti e sughi.
Anche il trifoglio è un buon barometro, quando ripiega le foglie su se stesso fa capire che sta per arrivare la pioggia. Il trifoglio giallo è conosciuto anche con il nome di acetosella. Fiorisce proprio in questo periodo e sino alla primavera anche lui colora di giallo tutto il terreno incolto. L'unica nota dolente è che è abbastanza invasivo.
Qua trova spazio anche un'altra amica molto importante l'ortica. Molto utile per tutte le sue proprietà medicinali rimineralizzanti e depurative. Io la utilizzo anche per preparare le medicine per le mie piante.
Preparo il macerato
che poi utilizzo per concimare il terreno, per stimolare la crescita delle giovani piante e come insetticida per vari tipi di insetti. Per prepararlo utilizzo un catino capiente, anche di plastica, un kg di ortiche fresche e 10 litri di acqua pulita del pozzo. Poi lo copro con una reticella per non farci andare gli insetti e lo lascio a macerare per circa 2 settimane, un po' di più se la stagione è fredda e un po' di meno se la stagione è calda, dipende dalla temperatura.
Almeno una volta al giorno bisogna mescolarlo bene. Quando comincia a fermentare si capisce perché comincia a puzzare, se puzza molto ci metto un po' di cenere di legna che attenua l'odore. Quando è pronto lo filtro, lo imbottiglio e lo tengo coperto al buio. Mi dura circa una stagione. A secondo dell'utilizzo lo diluisco nell'acqua. Cerco di conoscere sempre più rimedi che possano aiutarmi a far vivere meglio le piante rispettando la terra e tutto ciò che ci vive sopra. E di conseguenza sto meglio anch'io.
Alla prossima ciao a tutti.
Un saluto anche da Speedy.
Lovely blog!
RispondiEliminaGrazie di cuore!Come te sono felice di condividere le mie passioni con altre persone!
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